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«Passione maledetta!
Moglie: quel libro getta!
Vi apprenderesti cose
Orrende, obbrobrïose....»
— Oh! che ti frulla in mente?
Questo torto non farmi;
Il libro è un po’ indecente
Ma nulla può insegnarmi.
- Note
Questo, e l’epigramma che segue, han preso argomento da un libro di Cesare Tronconi apparso col titolo: Passione maledetta. La pubblicazione di quel romanzo sviluppò delle polemiche vivaci. Tutti gridarono allo scandalo, e la moltiplicità dei gridi giovò naturalmente allo spaccio della edizione. Non voglio farmi giudice della morale altrui; ciascuno ha la sua, e ci tiene. Ho però notato che in tali casi non sono sempre gli uomini di fama più intemerata e di vita più irriprovevole quelli che gridano più forte. Nel romanzo del signor Tronconi è narrato di una Clara, la quale violentemente incitata dall’ardente temperamento alle ebbrezze della voluttà, diviene una moglie onesta per aver sposato un giovane e robusto marito abbastanza valido per appagarla. In questo episodio nulla io trovo di immorale; ma ritengo che ogni marito sfibrato si guarderà bene dal permettere alla sua giovane moglie una lettura di tal genere. La denigrazione di certi libri non è il più delle volte che un risentimento dell’egoismo individuale. Ed ecco perchè avviene che il vero apparisca sovente immoralissimo anche ai più liberi pensatori, scevri da ogni pregiudizio.