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Liriche di Martino Lunghi
IV - D’incerto IV - Antonio De’ Rossi

MARTINO LUNGHI


IL PALLONE

     Questa, ch’in sen di cuoio alma ha di vento,
industrïosa macchina leggiera,
forse è di novo mondo imago vera,
di superbo ludibrio alto istrumento.
     L’arte, che ancor mirabilmente altera
negli scherzi si mostra, ebbe ardimento
qui dentro imprigionare un elemento
e di membrane edificar la sfera.
     Questa, or umile a’ colpi or baldanzosa,
lieve in aer dal gioco erra vagante,
se stabil nel suo centro il mondo posa;
     onde il globo dagli omeri pesante
sottragga Alcide e con la man famosa,
scotitor d’altro mondo, irrida Atlante.

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