< Lo schiavetto < Atto secondo
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Atto secondo - Scena IX Atto secondo - Scena XI


Orazio, Sensale, Caino, Leon, Scemoel, Fulgenzio, sei facchini

Orazio.
Eccoti Orazio formato in ebreo.O corpo del mondo, è qui tutta la turba israelittica.
Caino.
Ma chi è costui?
Orazio.
Bisogna far buon cuore. Ma se mi parlano in ebraico sono spedito. Farò il muto. Ba, be, bi, bo, bu?
Sensale.
Biribi, be, be.
Fulgenzio.
Ba, be, bu.
Orazio.
Ba be, ba be.
Sensale.
Bif, bif, bif.
Caino.
Uh, uh? Finiamola, se un terzo tra voi s’appiccia, mai più non si finisce. O di casa? Signor Alberto, gli Ebrei, gli Ebrei, con bellissime cose.
Sensale.
Lasciate, chè ’l nuovo muto vuol battere a casa.
Scemoel.
Batti, batti.
Orazio.
Nacà, nacà, nacà.
Sensale.
Vedete, nacà nacà vuol dire: o dalla casa? Ma ecco gente. Or sù, questo è ’l signore, guarda che umore, ed è così ricco e nobile.
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