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Capitolo 26
De la maravigli(a) di Baudac, de la montagna
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Or vi conterò una maraviglia ch’avenne a Baudac e Mosul. Nell’anno del 1275 era uno calif in Baudac che molto odiava li cristiani (e ciò è naturale a li saracini). È pensò via di fare tornare li cristiani saracini [o] d’uccidelli tutti; e (a) questo avea suoi consiglieri saracini. Ora mandò lo califo per li cristiani ch’erano di là, e miseli dinanzi questo punto: che elli trovava in uno Va[ngelo] che se alcuno cristiano avesse tanta fede quant’è uno grano di senape, per suo priego che facesse a Dio, farebbe giugnere due montagne insieme; e mostrògli lo Va[ngelo]. I cristiani dissero che be(n) era vero.

«Dunque,» disse lo califo, «tra voi tutti dé essere tanta fede quant’è uno grano di senape; ordunque fate rimuovere quella montagna o io v’ucciderò tutt[i], o voi vi farete saracin[i], ché chi non à fede d(é) essere morto». E di questo fare li diede termine 10 die.

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