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Questo testo fa parte della raccolta Rime scelte di poeti del secolo XIV/Domenico Cavalca


     Molto fa gran pazzia quei che s’arrisca
Più che suo stato e forza gli richieggia:
Perciò ciascun discretamente veggia
4Che non si metta in luogo che perisca.
     Far più che si convegna nul s’ardisca:
Miri l’uom saggio sè medesmo e reggia;
Se Dio nol manda, nel sicuro seggia;
8Confortisi, se ’l manda, ed ubbidisca.
     Molti questa cotal presunzïone
Fatto ha in basso ben d’alto cadere
11O per lussuria o per ambizïone.
     Consiglio dunque lor di provvedere
In ciò che fa lo fine e la cagione:
14Di sè mai non si fidi e suo parere.


(Dal Volgarizzam. del Dialogo di San Gregorio, Roma, Vagliarini. 1764.)

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