< Myricae < Dall'alba al tramonto
Questo testo è stato riletto e controllato.
Dall'alba al tramonto - La cucitrice Ricordi

X


Sera festiva



O mamma, o mammina, hai stirato
la nuova camicia di lino?
Non c’era laggiù tra il bucato,
sul bossolo e sul biancospino.
Su gli occhi tu tieni le mani...
Perchè? non lo sai che domani...?
7din don dan, din don dan.

Si parlano i bianchi villaggi
cantando in un lume di rosa:
dall’ombra de’ monti selvaggi
si sente una romba festosa.
Tu tieni a gli orecchi le mani...
tu piangi; ed è festa, domani...
14din don dan, din don dan.


Tu pensi.... Oh! ricordo: la pieve...
quanti anni ora sono? una sera...
il bimbo era freddo, di neve;
il bimbo era bianco, di cera:
allora sonò la campana
(perchè non pareva lontana?)
21din don dan, din don dan.

Sonavano a festa, come ora,
per l’angiolo; il nuovo angioletto
nel cielo volava a quell’ora;
ma tu lo volevi al tuo petto,
con noi, nella piccola zana:
gridavi; e lassù la campana...
28din don dan, din don dan.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.