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Giovanni Pascoli - Myricae (1891)
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III
Presso il rudere un pezzente
cena tra le due fontane:
pane alterna egli col pane,
4volti gli occhi all’occidente.
Fa un incanto nella mente:
carne è fatto, ecco, l’un pane.
Tra il gracchiare delle rane
8sciala il mago sapïente.
Sorge e beve alle due fonti:
chiara beve acqua nell’una,
11ma nell’altra un dolce vino.
Giace e guarda: sopra i monti
sparge il lume della luna;
getta l’arti al ciel turchino,
15baldacchino
di mirabile lavoro,
17ch’ei trapunta a stelle d’oro.
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