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Elegie - Sorella
Elegie - La felicità Elegie - X Agosto

II


Sorella


a Maria


Io non so se più madre gli sia
     la mesta sorella o più figlia:
ella dolce ella grave ella pia,
     4corregge conforta consiglia.

A lui preme i capelli, l’abbraccia
     pensoso, gli dice, Che hai?
a lui cela sul petto la faccia
     8confusa, gli dice, Non sai?

Ella serba nel pallido viso,
     negli occhi che sfuggono intorno,
ah! per quando egli parte il sorriso,
     12le lagrime per il ritorno.

Per l’assente la madia che odora,
     serbò la vivanda più buona;
e lo accoglie lo sguardo che ignora,
     16col bacio che sa, ma perdona.

Ella cuce: nell’ombra romita
     non s’ode che l’ago e l’anello:
ecco, l’ago fra le agili dita
     20ripete, Stia caldo, sia bello!


Ella prega: un lungo alito d’ave-
     marie con un murmure lene...
ella prega; ed un’eco soave
     24ripete, Sia buono, stia bene!

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