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Giovanni Pascoli - Myricae (1891)
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Dov’è, campo, il brusìo della maretta
quando rabbrividivi ai libeccioli?
Ti resta qualche fior d’erba cornetta,
4i fioralisi, i rosolacci soli.
E nel silenzio del mattino azzurro
6cercano in vano il solito sussurro;
mentre nell’aia, là, del contadino
8trébbiano nel silenzio del mattino.
Dov’è, campo, il tuo mare ampio e tranquillo,
10col tenue vel di reste, ai pleniluni?
Pei nudi solchi trilla trilla il grillo,
12lucciole vanno per i solchi bruni.
E nella sera, con ansar di lampo,
14cercano il grano nel deserto campo;
mentre tuttora, là, dalla riviera
16romba il mulino nella dolce sera.
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