< Myricae < Le gioie del poeta
Questo testo è stato riletto e controllato.
Le gioie del poeta - Gloria Le gioie del poeta - La vite e il cavolo

V


Contrasto


i


Io prendo un po’ di silice e di quarzo:
lo fondo; aspiro; e soffio poi di lena:
ve’ la fïala, come un dì di marzo,
azzurra e grigia, torbida e serena!
Un cielo io faccio con un po’ di rena5
e un po’ di fiato. Ammira: io son l’artista.

ii


Io vo per via guardando e riguardando,
solo soletto, muto, a capo chino:
prendo un sasso, tra mille, a quando a quando:
10lo netto, arroto, taglio, lustro, affino:
chi mi sia, non importa: ecco un rubino;
vedi un topazio; prendi un’ametista.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.