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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Alessandro Pegolotti
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Nè per l’auree sue piume altero splende,
Nè per l’Arabe selve avvien, ch’ei vole
Quell’Augello dell’ali uniche e sole,
Che sol nel nome oggi immortal si rende.
5Non fa di aromi il rogo, e non l’accende
Col dibatter sè stesso incontro al Sole,
Nè di sè stesso e genitore, e prole,
Dalle ceneri sue vita riprende.
Ben’egli è ver, che lieta oggi ten vai,
10Ninfa, all’alta tua Croce, e il cuor vi lasci,
E spine raggruppando il rogo or fai.
E che ogni pompa avviluppata in fasci
Sopra lui stendi, e d’un gran Sole a’ rai
Muori intrepida al Mondo, e al Ciel rinasci.
- ↑ Per una Monaca.
Note
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