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Questo testo fa parte della raccolta Poesie di Francesco Della Valle
XI
ALLA CITTÀ DI COSENZA
Nobil cittá, ch’al chiaro Crati in sponda
siedi e superba all’aure ergi le mura,
de l’errante virtú stanza sicura
e di cigni e d’eroi madre feconda;
non lodo io te perché il tuo seno abbonda
di ciò che parca altrui dona natura:
ch’il cielo hai temperato e l’aria pura
e cospira a tuo ben la terra e l’onda;
ma perché degno sei nido e soggiorno
di pellegrini ingegni, e in te s’aduna
d’armi Marte e di lauro Apollo adorno.
Lunge de’ colli tuoi, prego fortuna
ch’in te tomba mi dia l’ultimo giorno,
come presso al tuo seggio ebbi la cuna.
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