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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Angelo Poggesi
IV
Nobil gara tra’ Numi in Ciel s’accese
Di coronar, Vittorio, il tuo gran merto:
Io, disse Apollo, del mio laureo serto
Il debb’ornar, che mai dolce arte apprese.
5A me convien, Cillenio anche a dir prese,
Che lo rendei nel ben parlar sì esperto:
A me, proruppe Astrea, che’l dubbio incerto
Mar delle Leggi mie scorse e comprese.
Or via pongasi fine alla gran lite,
10Replicò Apollo; niun di voi giù scenda,
Ma pur si faccia in questa guisa: udite.
Per man del nostro alto Averanio ei prenda
L’alma corona, che in lui tutte unite
Son le bell’Arti, e ad imitarlo attenda.
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