Questo testo è completo, ma ancora da rileggere. |
◄ | Perchè a' nostri desir voglia rubella | Stai creando La 've d'alta beltà luce infinita | ► |
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera
III
PER LA MEDESIMA.
Non è questa colei, che coll’ardore
Delle due ciglia ogni mortale accende?
Che colla man di neve ogni alma prende?
4E coll’oro de’ crin lega ogni core?
Ella ogni spirto, ove bramando ei more,
Pur col sorriso a vera vita rende;
E pur col labbro, che di minio splende,
8Versa dolcezza nell’altrui dolore.
Or come in atri veli oggi nasconde
Il colmo del bel capo, e ’l bianco piede,
11E sopra i raggi suoi notte diffonde?
Tutto questo ad Amor per me si chiede,
Forte meravigliando; ed ei risponde:
14Delle Stelle, e del Sole ella ha mercede.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.