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Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/Versi di occasione
XVII
ALLA PRINCIPESSA DI STIGLIANO
che va in barca per la riviera di Posilipo.
Non cosí bella mai per l’onda egea,
con le Grazie e gli Amori in schiera accolta,
lungo il lido di Cipro uscío talvolta,
la sua conca rotando, Citerea;
come vid’io, non so se ninfa o dea,
in ricca poppa assisa, e bionda e folta
la chioma, a’ lievi zefiri disciolta,
sul legno d’Argo il vello d’òr parea.
Sospiravano i venti e l’acque stesse,
al folgorar de la novella Aurora,
d’amorose faville erano impresse;
e, curvandosi il mar sotto la prora,
con rauco mormorio parea dicesse:
— Ed io m’inchino a riverirla ancora. —
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