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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Durante Duranti
I1
Non pur, Pilotti, d’ogni nervo e fibra,
E tutte sai dell’uman corpo esporre
L’interne parti, e come passa e scorre
L’umor per entro, e si mantiene e libra;
5Ma insiem se crudel morbo il sangue sfibra,
Con polve ed erba il rio venen sai torre;
E nuovo spinto qualor lento corre
Mescere a lui, che l’assottiglia e cribra.
E per te spira ancor l’aria serena
10Più d’un che da più mali e cure oppresso
Giunto già si credev’all’ore estreme;
Tal che natura di stupor ripiena
Dell’arte tua si maraviglia, e spesso
Morte ti guata disdegnosa e freme.
- ↑ A Giuseppe Pilotti valente Professor di Medicina.
Note
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