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A le ostriche - Epicedio
A Ugo Bassini All'albergo


A LE OSTRICHE


EPICEDIO


Wir mahlen mit Augen der Liebe: und Augen der Liebe müszten uns auch nur beurtheilen.
Lessing, Emilia Galotti, I, 4.





O
striche ghiotte che aderiste a i pali

dove i nonni legarono
le navi trionfali,
intelligenti e nobili animali,
5incarnazione e simbolo
di sublimi ideali,

poichè i vati piagnoni, ahi sconoscenti
ne’ flosci endecasillabi
non v’ebber mai presenti
10nemmeno quando a’ pranzi succolenti
di voluttà grugnirono
biasciandovi contenti,


ostriche verdi, a i miei bizzarri canti
deh, spalancate docili
15le valve stravaganti.
Ecco il pepe, il limone, il vin di Chianti.
I versi miei rallegrino
gli ultimi vostri istanti.

Come i piagnoni, v’incrostate forte,
20a quell’antico scoglio
che v’assegnò la sorte,
ed il moto v’uccide, e mezzo morte
a ’l mercato vi comprano
per le feste di Corte.

25Come i poeti onesti a Dio più grate,
d’un casto e solitario
amor vi contentate
e senza voluttà prolificate,
fredde, mute ed immobili
30o bestie costumate!

E quando il glauco mar non vi nasconde
le nozze de i cetacei
maschiamente gioconde,
sigillate le valve pudibonde
35in faccia a tanto scandalo:
o bestie vereconde.


Nelle nicchie romite e tenebrose,
dando l’anima piccola
a larve paurose,
40la vanità de ’l mondo e de le cose
meditate in silenzio,
o bestie religiose.

O bestie, bestie, imagine e modello
de’ vati neo cattolici
45che san castrare il bello,
questo ingrato mondaccio è un gran bordello.
Non c’è nemmeno un critico
che v’abbia ne ’l suggello!

Non c’è un pedante che sbagliando schiumi
50ne i libri del suo prossimo
un paio di volumi,
che dica schietto senza tanti fumi:
signori, io sono un’ostrica
d’ingegno e di costumi.

55E il peggio è questo, che v’è capitato
dopo millanta secoli
l’elogio meritato,
ma in un ritmo così sconclusionato
che l’Arcadia, buon’anima,
60m’avrebbe strangolato!


Prendete quel che c’è. Tanto quei tali
che vi biasciano a tavola
de’ preti sensuali,
non sanno che belar salmi ideali.
65Mangiano il proprio simile!
Moralisti immorali!

Basta. Affogate ne ’l propizio vino,
a morir ne ’l mio stomaco
vi condanna il destino.
70Quanto a ’l prossimo vostro, poverino,
è andato a farsi friggere,
e lo frigge Pasquino.


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