< Odi (Anacreonte)
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Ode LVII
◄ | Ode LVI | Ode LVIII | ► |
SOPRA SE STESSO.
Presto, fanciullo, recami
Quel concavo bicchier:
Su via, di vin ricolmalo,
4Ch’io voglio a un fiato ber.
Ma pria, con dieci calici
Di cristallino umor
Le cinque tazze tempera
8Del porporin liquor.
L’ardore insopportabile
Che Bacco accende in sen,
Potrò, se non estinguere,
12Così calmare almen.
Udisti? o vago giovane.
Deh recami il bicchier;
Ma di quel vin ricolmalo,
16Ch’io possa a un fiato ber.
Senza rumore e strepito
Il vin dobbiamo usar:
Lungi da noi lo Scitico
20Costume d’altercar.
Fra gl’inni e i lieti cantici
Beviamo ognor così,
Beviamo ognor con regola
24Fino all’estremo dì.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.