< Odi (Anacreonte)
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Anacreonte - Odi (Antichità)
Traduzione dal greco di Francesco Saverio de' Rogati (1824)
Ode XLII
Ode XLI Ode XLIII

SOPRA SE STESSO.


ODE XLI.


È piacer, se il buon Lieo
     Fra le danze mi rigira,
     O se tocco poi la lira
     4Con qualche altro bevitor.
Ma sul crin co’ bei giacinti
     Intrecciar rose novelle,
     Ma scherzar colle donzelle
     8È piacere assai maggior.

Dell’invidia l’atra face
     Non mi turba in petto il core,
     E il mordace suo livore
     12Sono avvezzo a non temer.
Di calunnie le saette,
     Già cagion di rio tormento,
     Fuggo lieve al par del vento,
     16E non hanno in me poter.


Fra le cene e fra i bicchieri
     Odio poi le risse ingrate;
     Amo sol le danze usate
     20Colle giovani beltà.
Ah! non più donzelle care,
     Fra i piaceri e fra i contenti,
     Inganniamo quei momenti,
     24Che ci restan dell’età.

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