< Odi (Anacreonte)
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Ode XXIV
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SOPRA SE STESSO.
Nacqui mortale, è ver,
E l’aspro uman sentier
3Io calco ognora.
La scorsa via già sò;
Quella che far dovrò
6Chi seppe ancora?
Su via dunque, da me
Volgi lontano il piè,
9Cura molesta.
Teco non ho che far,
Vanne, non più tardar,
12Cura funesta.
Prima che stanco alfin,
Del dubbio mio cammin
15Tocchi la meta,
Io vuo’ fra Bacco e Amor,
Io vuo’ menar ognor
18La vita lieta.
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