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Odi - Convito d'ombre
Odi - A Ciapin Odi - L'agrifoglio
CONVITO D’OMBRE


Quale è quel ronzìo di parole? solo
nella notte, fievole, che rimbomba
come il palpitare d’un oriuolo
                              4dentro una tomba?

Nel deserto splende un convito. Vedi
un gran bianco in mezzo alla notte d’oro?
È il Maggiore con i suoi capi, a’ piedi
                              8del sicomoro.

Calmi e gravi parlano, o con le argute
coppe levano un tintinnìo di festa.
Un leone vigila, su le irsute
                              12zampe la testa.

Di memorie parlano, e d’un paese
morto, e d’una terra che fu: che aveva
nome (... il grosso capo di tra le stese
                              16zampe si leva...)

nome Italia! Italia! Fu grande. Or una
gran palude stágnavi su, tranquilla.
Là, tra sette colli, alla nuova luna
                              20latra una Scilla.


Oh! le bianche fronti una nube adombra:
ma i bicchieri toccano, via! La loro
patria l’hanno dessi! La tomba all’ombra
                              24del sicomoro.

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