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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Pier Jacopo Martello
III
Odo una voce tenera d’argento,
Donde uscita non sò, chiamarmi a nome
Chi sei? non veggio altro, che l’onda, e il vento
Del circostante allor scuoter le chiome.
5E pur me, nuovamente avvien, che nome
Il vicino invincibile concento,
Onde in petto destarmi, e non so come,
Amore insieme e maraviglia io sento.
Ah sei tu, che a me riedi, o piccol Figlio
10Io non scerneva il candido tuo aspetto
Da quello, ove ti stai, cespo di giglio.
Te rende forse il buon paterno affetto
A mie sorti compagno in questo esiglio?
Nò, Padre: io te nella mia Patria aspetto.
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