Questo testo è completo, ma ancora da rileggere.
Io non fra gl'Indi a ricercar tesori Il sole, o Valguarnera
Questo testo fa parte della raccolta Canzoni eroiche di Gabriello Chiabrera


XLVI

AL PADRE D. ANGELO GRILLO.

Ond’è l’inclito suon, che sì repente
     Söavemente lusingando spira?
     Che ’l verno acqueta l’ira;
     Ne strider per lo ciel Borea si sente?
     5Ma sull’Alpi deserte in nuovo stile
     Aprile s’apre d’ogni fior gentile.
Cangia forse col lito alma Sirena
     L’onda ripiena dell’orror marino?
     O Cigno peregrino
     10Vien di Cäistro sulla nostra arena?
     E per la neve del bel collo esprime
     Le rime dolci, e l’armonia sublime.
Anzi pur mosso dall’Olimpo eterno
     Angel superno citarista scendi,
     15E sulla lira tendi
     Arco che gli anni suol pigliarsi a scherno;
     E largo spandi per le labbra fuori
     Tesori cari più che gemme ed ori.
Nobile pregio alla paterna sponda,
     20Per te feconda d’ammirabil canto;
     Certo non picciol vanto
     Or per tua cetra le virtù seconda:
     E quinci avranno cavalieri e regi,
     I fregi degni a’ lor sudori egregi.

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