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NOTA
Rodolfo Renier, dando notizia nel glorioso Giornale storico dell’edizione delle Poesie volgari di Lorenzo de’ Medici a cura di Janet Ross e di Edward Hutton, pubblicata l’anno scorso a Edimburgo, giustamente deplorava che intorno al Magnifico poeta e letterato mancasse non solo uno studio compiuto ed esauriente, ma non si avesse ancora delle opere un’edizione criticamente sicura1. Confido che a non lunga distanza da questa edizione minore io possa dare agli studiosi insieme col testo, rigorosamente critico, anche quell’apparato e quell’ampia discussione introduttiva, che doverosamente si richiedono, ma che la natura di questa raccolta mal comporterebbe. Ciò non mi toglie, però, l’obbligo di dar notizia dei codici e delle stampe che ci hanno tramandata l’opera di Lorenzo de’ Medici, e di discorrere dei criteri da me seguiti nello stabilire il testo, che il lettore ha sott’occhio.
- ↑ Giorn. st. della lett. it., LXII (1913), 214.
Indice
- I. Manoscritti
- II. Edizioni
- III. Il testo
- IV. Saggio bibliografico sulla vita e sulle opere di Lorenzo il Magnifico