< Orlandino (Folengo)
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Sonetto dell'autore
Orlandino (Folengo) Dedica

SONETTO DE L’AUTORE


Molte malizie copre in sé la volpe,
e perde chi le crede fin al gallo;
ragion però non era che ’l cavallo,
l'ossa tenendo, a lei desse le polpe.

I’ t’arricordo che per l'altrui colpe
nanti la piva entrat’i’ son in ballo;
volsi por mano in trasmutar metallo,
senz’arte, ond’è chi mi disnervi e spolpe.

Cotesta mercanzia mi vien di Fiandra,
ove lo seme nacque de’ pedocchi,
che musico gentil m’han fatto d’arpa.

Cosí fusse l’autor de la Leandra,
acciò che 'l cancar gli mangiasse gli occhi,
in un fondo di torre fatto a scarpa!

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