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Bernardo Accolti - Ottave (XVI secolo)
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Volto legiadro, che nel chiaro fonte
Fuggi s’io fuggo, apressi s’io m’apresso,
E quando io stringo te con le man pronte,
Ne le man mi vien meno - e ven se desso -
Io ricognosco in te la propria fronte
Ahi lasso!, e temo non amar me stesso.
Crudele Amore, a che m’hai tu reducto?
Di quel ch’amo ho la copia e non el fructo.

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