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E che contra costui
Di rabbia, e di furore
È per esser mai sempre
In questo sen tutto rigonfio il core;
Ecco dove conduce
L’amorosa ferita;
Costui correndo appresso i suoi desiri
È per perder la vita
Con dishonore eterno;
E pur non si rimane in ogni parte
Di seguir follemente
Una cieca vaghezza,
Che dal dritto sentier l’huomo diparte;
O d’Amor face, e dardi
Miseria de mortali,
Ma da lor conosciuta
E senza frutto, e tardi;
Fallace arciero d’invisibile arco
Io ti sprezzo, io ti scherno;
In van m’attende al varco,
In van la face accendi;
Per la mia libertade
In van la rete tendi; io chiaro il dico
Sempre il nome di te fia mio nemico.


    ATTO

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