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T E R Z O. | 23 |
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Tir.S’alcun dovesse ripregarsi, o pure
Dovesse stimolarsi con ragioni
A fornire alcuna opra,
Sarian vostre ragioni, e vostri preghi
Aritea ben possenti
Col petto di ciascuno:
Ma con noi son soverchi:
Si dobbiamo vegghiar, che ’l sommo pregio
De le nostre contrade
Mai non divenga oscuro,
Per manco d’honestade:
Hor tu, che ’n finti panni
Vai machinando froda,
Dì, che pensier facesti?
Chi sei? donde movesti?
Meg.D’Elide mossi o Tirsi:
E quantunque chiamarmi scelerato
Oda sì spesso, io pure
Non son veracemente
Salvo che sfortunato.
Tir.E qual fu la cagion, perche fanciulla
Dentro coteste gonne ti fingevi
Per le nostre foreste?
Qual desiderio haveste?
Meg.Amava: e m’era tolto
Refrigerio sperare a le mie fiamme
Senza sì fatto inganno.
Mon.Come non t’era noto,
Che ’l prendere a trattar con queste Ninfe
Era risco mortale?
E ch’ogni reo di simigliante colpa,
E ch’ardisse cotanto,
Per |
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