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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Alcune Prose Giovanili.pdf{{padleft:45|3|0]]cinare dell’ultima ora la madre, la quale per il soprabbondante dolore nascondeva la faccia; e le chiede che lo baci nel volto, e dipoi le soggiunge che lo rammemori alle lontane sorelle: Filomena, Raffaella, Amalia; oh quanto le amava! Dopo pochi momenti chiuse gli occhi e morì.
Che non fece la madre! piangeva, stampava baci, lo chiamava per nome, moveva quel corpo come per risvegliarlo. Che dolore, accomiatandosi da quei luoghi dove abbandonava le reliquie del suo figliuolo; quando, ritornandosene di notte tempo, cominciavano in lontananza a tralucere le invetriate delle prime case del villaggio! Che dolore per le disavventurate sorelle alla veduta della madre che ritornavasene scapigiata, traggendo guai, sola, senza Vincenzino!
O buon giovane, i tuoi amici, i quali hai lasciato, pregano il Signore per concederti il luogo della pace eternale, dove le speranze sono contente, e la giovinezza è perpetua.