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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Alcune Prose Giovanili.pdf{{padleft:61|3|0]]re: Il tuo sposo non canterà più, non soneratti il flauto sotto le tue stanze; gli altri hanno compagne, il tuo sposo è solo, in lontana parte, non ha compagna. Le soprabbondò il dolore e pianse. Venne il terzo dì, il giovane ch’era già fuori di sentimento si appropinquava sempreppiù al suo termine. La notte al tornare della mente disse che desiderava vedere la giovane: i suoi a fine di riconfortarlo, imperocchè non potevano, dissero che fra poco: intanto quella donna sognava, e ad occhi chiusi si levava a mezzo dal letto; e quegli: È passata un’ora e non viene; i parenti abbassando gli occhi dicevano: Ora viene; intanto la diavventurata giovane parlava nel sogno: Via la ghirlanda, il monile, le vestimenta, io vado sposa; trascorreva un istante, e quegli: È trascorso un giorno e una notte, ed ancora non viene, non la vedrò più, io muojo; i parenti si sentivano passare il cuore; e quella contiinuava nel sogno: Scindetemi le vesti, recidetemi i capelli, portatemi nere bende; è morto.

Venne il quarto dì, e la campagna del villaggio rammemorava la preghiera dei moribondi; ella si pose le mani ai capelli, dipoi si fece bianca e svenne; quelle squille le dis-

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