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LE CITTÀ ITALIANE marinare e commercianti |
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I.
«Italia, Italia,» urlarono con cento
Lingue diverse e ignote
Da le guerriere oscurità profonde
De le runiche selve, e da le tetre
Dell’Asia boreal steppe remote,
Un giorno di spavento
Genti camuse da le chiome bionde:
E all’ombra di fatidiche betulle
Dai dólmini1 cruenti
Ispirate lanciâr verbi di foco
Druïdiche fanciulle
A rovesciar sul designato loco
Quelle plebi di cupidi credenti;
Perocchè su la terra itala Dio
Rendere allor dovea
Una grande giustizia ed aspettata2
D’una potente Rea
Giunta al soverchio de le sue peccata
Arrotâr le bipenni, e sui cavalli
Selvatici balzarono que’ torvi
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