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Sembra talor che l’anima
Così t’avvampi,
Lisa, di vivi e súbiti
E arcani lampi.
Ma son fallaci, e passano,
Senza che cada
Mai d’una nobil lagrima
La pia rugiada,
Che tempera gli spasimi
D’un mesto amore,
E il lungo desiderio
D’un arso core.
Errai. Te falsa e mobile
Pensai sovente;
Mobil non sei, nè perfida;
Tu se’ impotente.
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