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ore cattive. 197

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Degne degli angeli
Le tue blandizie,
S’elle non fossero
  Fatte di niente.

  O sciolga il tenero
Cinto di Venere,
O inesorabile
  Ricusi amore,
Sereno, gelido
Sempre ed immobile
In solitudine
  Stagna il tuo core.

  Superba e vacua
Divina statua
Non ài delizie,
  Non ài tormenti;
L’inerzia vegeta
Ne le tue viscere,
Leggiadra sterile
  Di sentimenti.



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