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LA VALLE DELLA MORTE

nell’isola di giava1



In un’isola in fondo all’Oriente
  Da quaranta vulcani illuminata
Fra le magiche valli, ond’è ridente,
  V’è una picciola valle avvelenata.

Cava, rotonda, senza un filo d’erba
  Da enormi pietre e da paure cinta,
In vetta a un monte, sovra il letto serba
  Sempre un’arena in livido dipinta.

Folte allo incontro su gli esterni clivi
  Selve di cocco sorgono e d’allori:
Brucano cervi, cantano giulivi
  Augelli strani in cima a strani fiori.

Di fuori è il monte un naturai giardino:
  Da le cortecce sudano le manne:
L’aura che spira odor di benzoino
  Fa dondolare del bambù le canne.

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