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226 il comunismo e federico bastiat.

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Necessità la punge;
E l’invocata e perfida
Felicità non giunge;
Pure il dolor dardeggia
Sopra l’immensa greggia
Dei faticanti miseri;
E l’odiato sudor,
È pur l’irremissibile
Condanna del Signor.

III.

  Da le fessure gelide
Del muffido abituro
Guarda il plebeo con invido
Occhio all’opposto muro;
E per le allegre e lucide
Finestre del potente
Vede danzar le pleiadi
De la beata gente:
Entra con l’aer tetro
A provocarlo il metro
De la insistente musica
Mista dei corridor
All’inquïeto scalpito:
Ode; e ne rugge in cor.

IV.

  Rugge e rammenta il mobile
Lastrico de la strada,
E la codarda ruggine
Che rode la sua spada;

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