< Pagina:Aleardi - Canti, Firenze 1899.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
406 | poesie volanti. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Aleardi - Canti, Firenze 1899.djvu{{padleft:446|3|0]]
FANCIULLA, CHE COSA È SATANA?
Satana è un sogno. Lui crear la nera
Colpa e i rimorsi. Satana è Caino,
Che fugge pei deserti come fiera
Inseguita dal fulmine divino.
Satana è un sogno. È Attila, che passa
Sui teschi umani con le truci schiere
E persin l’erba disseccata lassa
Sotto l’unghia del tartaro corsiere.
Satana è un sogno. E il perfido Macbeto,
Che afferra del tradito ospite il trono.
Satana è in noi. È l’orrido segreto
Di quelle colpe, che non han perdono.
Che se d’odî il mortal stanco e di guerre
Togliesse un giorno a vivere d’amore,
Pei mari allor si udrebbe e per le terre
Una voce gridar: «Satana muore.»
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.