< Pagina:Alfieri - Tragedie, Siena 1783, I.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
16 | FILIPPO |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Alfieri - Tragedie, Siena 1783, I.djvu{{padleft:18|3|0]]
SCENA QUARTA.
CARLO, PEREZ.
- Perez
SIgnor, tuoi passi... Ma che fù? Turbato
Mai non ti vid’io sì... fuor di te stesso... 175
Deh! parla: al tuo dolor me non disdegna
Compagno aver. Di me diffidi? Al fianco
Pur ti crebb’io fin da’ più teneri anni;
E Amico allor tu mi nomasti.
- Carlo
Oh! quale
Profferir nome in questa Reggia ardisci!180
Nome ognor dalle Corti empie proscritto,
Benchè mentito spesso. A te funesta
Oggi tua fede, a me non util fora.
Cedi al torrente, cedi; e tu pur siegui
La mobil turba; e all’Idolo Sovrano 185
Porgi con essa utili incensi, e voti.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.