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SCENA QUARTA.

CARLO, PEREZ.



Perez

SIgnor, tuoi passi... Ma che fù? Turbato
Mai non ti vid’io sì... fuor di te stesso... 175
Deh! parla: al tuo dolor me non disdegna
Compagno aver. Di me diffidi? Al fianco
Pur ti crebb’io fin da’ più teneri anni;
E Amico allor tu mi nomasti.

Carlo

 Oh! quale
Profferir nome in questa Reggia ardisci!180
Nome ognor dalle Corti empie proscritto,
Benchè mentito spesso. A te funesta
Oggi tua fede, a me non util fora.
Cedi al torrente, cedi; e tu pur siegui
La mobil turba; e all’Idolo Sovrano 185
Porgi con essa utili incensi, e voti.

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