< Pagina:Alfieri - Tragedie, Siena 1783, I.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
ATTO PRIMO. | 225 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Alfieri - Tragedie, Siena 1783, I.djvu{{padleft:229|3|0]]
Or ch’un Fratello io piango.....
- Argìa.
Ah! Tu se’ dessa:
Antigone se’ tu....
- Antigone.
Sì, son..... ma.....
- Argìa.
Argìa
Vedi in me, sì: di Polinice tuo 85
La desolata Vedova.
- Antigone
Che ascolto?...
- Argìa.
Unica speme mia, solo sostegno,
Sorella amata i’ pur t’abbraccio: — Appena
T’udii parlar, di Polinice il suono
Mi parve udir: al mio tremante core 90
Porse tua voce ardir; mostrarmi osai.....
Felice me!... Ti trovo. Al rattenuto
Pianto tra’ dolci amplessi or lascia, ch’io
Libero sfogo entro il tuo sen conceda.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.