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Creonte.

Chi m’ardiria pregar per chi l’infranse,
Altri ch’Emon?

Emone.

 Nè in tuo pensier tu stesso
Degna di morte la lor santa impresa
Estimi, nò; sì snaturato, e ingiusto 15
Non ti cred’io, nè sei.

Creonte.

 M’abbian pur crudo
A lor piacer Tebe, e ’l mio Figlio; giusto
Esser mi basta. A tutte leggi denno
Tutti obbedir quai ch’elle sien; ragione
Rendono i Rè dell’opre loro ai Numi: 20
Nè grado, etade, sesso havvi, nè caso,
Che il grave fallo imperdonabil scusi
Di non sempre obbedir. Pochi impuniti
Danno ai molti licenza.

Emone.

 In far tua legge
Credesti mai da tanto foran Donne, 25

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