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ATTO TERZO | 261 |
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Nel tuo dè nascer? — Taci — Altro confine 55
Che ’l mio voler al mio poter non veggio.
Regnar, tu non m’insegni. In cor d’ogni Uomo
Ogni altro affetto che il terror ben’io
Farò tacer.
- Emone
Vani i miei preghi dunque?
E il mio sperar di tua pietade?...
- Creonte.
Vano. 60
- Emone.
Sangue di Rè, Donne, n’andranno a morte,
Perchè al Fratello, ed al Marito hann’arso
Dovuto rogo?
- Creonte.
Una v’andrà. — Dell’altra
Poco rileva; ancor nol sò.
- Emone.
Dunqu’io
Con Antigone a morte andrò pur’io. 65
Amo Antigone, sappi; e già gran tempo
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