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ATTO TERZO 271

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Creonte.

 Ben parli.
Troppo sia casto il nodo: altro d’Edippo 200
Che non v’ha Figlio? Ei di tua mano illustre,
Ei, sì, sarebbe il degno.

Antigone.

 Orribil nome
D’Edippo Figlia: — ma più infame assai
Fia di Creonte Nuora.

Emone.

 Ah! che purtroppo
È vana omai mia speme! Il sangue solo 205
Placar può gli odj acerbi vostri: Il mio
Scegliete dunque, il mio versate. Degno
D’Antigon’ è quel ch’ella fà rifiuto:
Giusto in te, Padre, anco è lo sdegno: entrambi
Io v’amo al par; me solo abborro. — Darle 210
Vuoi tu, Creonte, morte? Or lascia, ch’ella,
Col darla al Figliuol tuo, da te la merti. —
Vendetta brami, Antigone, di lui?
Ferisci; eccoti, intera avrai vendetta

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