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Di questo Trono suo potresti forse 275
Fare un giorno la via. Deh! mi t’arrendi.
Finger tu dei, che al mio pregar cedesti,
E ch’esser vuoi mia Sposa, ove s’accordi
Al giusto, e lungo tuo dolor frattanto
Di breve tempo sfogo. I’ fingerommi 280
Pago di ciò: l’indugio ad ogni costo
I’ t’otterrò dal Padre. Intanto lice
Tutto aspettar dal tempo: i’ mai non credo,
Che lasciar possa infra catene infami
Sua Figlia Adrasto. Onde s’aspetta meno 285
Sorge talora il difensor. Deh! vivi;
Per me nol chieggio, i’ tel ridico: fermo
Son di seguirti; e non di me pietade
Sent’io; nè tu sentirla dei. Pel cieco
Tuo Genitor, e per Argìa ten priego. 290
Lei trar di ceppi, e riveder fors’anco
Il Padre; e a lui forse giovar potresti:
Di lor pietà, che più di te non senti,
Sentir t’è forza; e tel rimembra, e pieno
D’amaro pianto a’ tuoi piedi si prostra, 295

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