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ATTO QUARTO | 291 |
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Vivi innocente a scellerato Padre. 145
- Creonte.
Il suo furor meglio soffrir poss’io,
Che tua pietà. Quinci si tolga: vanne,
Vanne una volta: il sol tuo aspetto il Figlio
Fà traviar dal buon sentier. — Nell’ora,
Ch’io t’ho prefissa, Eurimedonte, in Campo 150
Traggasi: e v’abbia anzi che morte tomba.
SCENA TERZA.
CREONTE, EMONE.
- Emone
PRia dell’ora prefissa in Campo udrassi
Di me novella.
- Creonte.
Anzi quell’ora io spero,
Che in se rientri Emon. Le tue minacce
I’ prevenir potria; ma più gran pegno 155
Darti vo’ del mio amor; in te, nel tuo
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