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ATTO QUARTO | 293 |
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Troppi ho nemici già. Mandarla i’ voglio
In Argo; al Padre: inaspettato dono
Gli arrecherà più gioja; e a me non poco
Così la taccia di crudel sia scema. 175
SCENA QUINTA.
CREONTE, ARGÌA.
- Creonte.
VIeni, e m’ascolta, Argìa.... Dolor verace,
Amor di Sposa, e pio desir condotta
In Tebe t’hanno, ove il divieto mio
Romper tu sola osato non avresti....
- Argìa.
T’inganni; io sola.....
- Creonte.
Or ben rotto l’avresti, 180
Ma per pietà, non per dispetto, a scherno
Del mio sovran poter; non per tumulti
Destar; l’amor ben scerno, e la pietade
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