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ATTO QUINTO. 303

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Oh me felice! ancor t’abbraccio. — Oh vista!
Carche hai le man di ferro?

Antigone.

 Ove se’ tratta? 15
Tosto deh! dimmi.

Argìa.

 A forza in Argo, al Padre.

Antigone.

Respiro.

Argìa.

 A vil tanto mi tien Creonte,
Che me vuol salva; ma di te....

Antigone.

 Se in voi,
Guardie, pur l’ombra è di pietà, concessi
Brevi momenti a favellar ne sieno. — 20
Vieni, Sorella, e mi rabbraccia; al petto
Che non ti posso io stringere! d’infami
Ritorte dure orribilmente avvinta,
M’è tolto.... Ah! vieni, o del Fratel mio Sposa.
Ma che vegg’io? Qual pegno al cor con tanta 25

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