< Pagina:Alfieri - Tragedie, Siena 1783, I.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
72 | FILIPPO |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Alfieri - Tragedie, Siena 1783, I.djvu{{padleft:74|3|0]]
- Filippo
Vedesti,
Ben tu vedesti; Egli è.
- Isabella
Tuo Figlio in ceppi?
- Filippo
Tu, mia Consorte, impallidita, tremi,
In rimirarmi?
- Isabella
Io tremo?...
- Filippo
E n’hai ben donde.
Il tuo tremar dell’amor tuo non lieve 120
Indizio m’è... Tremi or pel tuo... Consorte...
Ma, riconforta il cor; svanì il periglio.
- Isabella
Periglio!... E qual?...
- Filippo
Periglio i’ corsi estremo:
Ma omai mie’ giorni in securtà....
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.