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- Gomez.
Del mio Rè t’ardisco195
Dire i pensier; non son nò tali i miei;
Ma....
- Isabella.
Vero è dunque, ver ciò, ch’io finora
Mai non credea; che il Padre, il Padre stesso
Il proprio Figlio abborre?
- Gomez.
I’ ti compiango,
Regina, oh quanto! Se finor conosci200
Sì poco il Rè.
- Isabella.
Ma in chi cred’io? Tu pure...
- Gomez.
Io pure sì, poiché a non dubbj segni
Ravviso in te pietà, quel che m’opprime
Silenzio rompo. È ver, vero è purtroppo,
Che reo non s’è d’altro delitto Carlo,
Misero! Ch’esser di Filippo Figlio.
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