< Pagina:Alfieri - Tragedie, Siena 1783, I.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

ATTO QUINTO 89

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Alfieri - Tragedie, Siena 1783, I.djvu{{padleft:91|3|0]]



SCENA SECONDA.

ISABELLA, CARLO.



Carlo

 CHe veggio?30
Regina, tu? Chi ti fu scorta? Quale
Ragion ti mena? Amor, dover, pietade?
Come l’accesso avesti?

Isabella.

 Ah! tutto ancora
Non sai l’orror del tuo fatal destino!
Tacciato sei di Parricida; il Padre 35
T’accusa ei stesso; un rio Consiglio a morte
Ti danna; ed altro all’eseguir non manca,
Che l’assenso del Rè.

Carlo.

 S’altro non manca,
Eseguirassi tosto.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.