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Un dì tener nelle mie man tuoi Figli!...
Ma cotanto i’non spero._ Altro non veggio
Nell’avvenir per me, che affanni, ed onta,135
Precipizj, e rovina. Il destin mio
Sia qual si può; quì pur, se il vuoi, l’aspetto.
Finchè il periglio è mio, quì star mi posso;
Se tuo divien, cader vittima sola
Ben’io saprò d’un infelice amore.140

Clitennestra.

Il mio destin saprò ben’io dal tuo
Indivisibil far; vieppiù m’infiamma
Tuo dir franco, e modesto; ognor ti scorgo
Più degno, sì, d’altra, ben altra sorte.
Ma Elettra vien; lasciami seco; io l’amo;145
Piegarla appieno a tuo favor vorrei.

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