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285Di Re la grazia in modi mille: ognuno
Vuol parergli giovar: ben meraviglia
Prender ti può, ch’ei nol sapesse pria.
Clitennestra.
Ma che gli appon? Di che il sospetta? Udisti
Lor favellar? Perchè lo scaccia? Ed egli
290Che rispondea? Di me parlogli Atride?
Elettra.
Rassicurati, Madre; in cor d’Atride,
Non è sospetto. Ei, che tradir tu ‘l possa,
Nè il pensa pur; quindi tradir nol dei.
Non di nemico con Egisto furo
Le sue parole.
Clitennestra.
Ma di queste soglie295
Pur lo sbandisce.
Elettra.
Oh te felice! Tolta
Dall’orlo sei del precipizio, innanzi
Che più t’inoltri.
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